Universal Serial Bus, meglio noto come USB, è un bus di comunicazione seriale molto semplice e oramai tanto diffuso da essere presente praticamente in qualsiasi apparato elettronico che necessita di una connettività cablata ed anche di veicolare l’alimentazione necessaria al funzionamento e alla ricarica delle eventuali batterie. L’affermazione di questo link si deve sia alla velocità di comunicazione che permette, sia alla modalità plug & play (che permette ai computer e in generale agli host di identificare i dispositivi connessi alle porte).
Il bus è composto da due linee, chiamate D+ e D-, che costituiscono il canale dati bidirezionale; la connessione riporta anche l’alimentazione a 5Vcc, che serve per alimentare i Device con il dispositivo Host, secondo le specifiche del protocollo. Proprio in virtù della presenza dell’alimentazione, l’USB è diventato anche uno standard di alimentazione, tanto che il relativo connettore viene adottato persino negli alimentatori e nei caricabatterie, talvolta per veicolare i soli 5 volt.
Il connettore di base ha dunque 4 poli (questo vale per l’USB A e il B) ma nell’evoluzione USB 3 ne conta 8, giacché trasporta due canali dati invece di uno (allo scopo di accrescere la velocità di comunicazione) e il doppio della corrente. Esistono poi le connessioni microUSB, che oltre ad essere miniaturizzate contano due piedini in più uno dei quali permette di comunicare all’Host se deve utilizzare una periferica come Device o meno, ovvero che attiva la porta USB in modalità Host.
La distanza tra gli apparati connessi in USB dipende dalla qualità del cavo, ma tipicamente è contenuta in 5 metri, almeno se si vuole sfruttare il massimo data-rate, specialmente nelle USB 2.x